Il caso Rixi conferma la condanna per le “spese pazze” in Ligura mentre ha già rassegnato le sue dimissioni. Ecco i dettagli della vicenda
Occhi puntati sul caso Rixi, dove il vice ministro ha ricevuto una condanna per le “spese pazze” in Liguria, rassegnando da pochi minuti le dimissioni.
La condanna per Edoardo Rixi
Il vice ministro delle infrastrutture ha rassegnato le sue dimissioni, come si evince anche da TgCom24, a seguito della condanna a 3 anni e cinque mesi in merito al caso delle spese pazze in Liguria.
Negli anni che vanno dal 2010 sino al 2012, era stato accusato di falso e peculato – tanto che il Pm Pinto aveva richiesto una condanna pari a 3 anni e 4 mesi.
Il vice ministro conferma di aver rassegnato le sue dimissioni al vice premier Matteo Salvini, appena notificata la condanna:
“sono tranquillo, le ho consegnate per non mettere in difficoltà il governo”
Evidenziando di aver sempre agito per il bene dei cittadini, contando e attendendo l’assoluzione – in quanto certo di non aver mai commesso dei reati.
Tra tutto, il Tribunale di Genova inflitto “l’interdizione perpetua dai pubblici uffici”. Da quello che emerge, dalla Procura si è sottolineato il suo ruolo nell’approvazione di rendiconti delle spese – senza alcuna verifica.
Le parole di Matteo Salvini sul caso del vice ministro
Il vice premier Matteo Salvini accetta le dimissioni e spiega tutto in una nota:
“le accetto solo per tutelare lui e le attività del governo, da attacchi e polemiche”
Sottolinea che rispetta le sentenze anche se conta in una assoluzione a fine processo:
“ci sono spacciatori a piede libero e persone accusate senza uno straccio di prova”