Il caso di Marianna Greco si riapre dopo tre anni e il suicidio potrebbe diventare omicidio, con l’indagine per il marito della vittima
Per quasi tre anni si è creduto che il caso di Marianna Greco fosse un suicidio, ma oggi c’è una svolta e il marito viene indagato per omicidio.
La morte di Marianna Greco
La donna di 37 anni è stata trovata morta nel suo letto a Novoli, provincia di Lecce, il 30 novembre 2016 a seguito di una coltellata alla gola.
Sono passati quasi tre anni e gli inquirenti hanno sempre sostenuto il caso di suicidio da parte della giovane. La sorella della vittima però non si è mai arresa mettendo proprio luce sul fatto che non si sarebbe mai potuta togliere la vita volontariamente.
Tantissimi i fatti che non tornano, soprattutto sulla ricostruzioni svolta dal medico legale della famiglia che evidenzia taglia da difesa alle mani – come si evince da Repubblica – con coltellate molto difficili da infliggersi in modalità autonoma.
Oltre questo alcuni dettagli molto misteriosi e particolari, come il cellulare sparito e poi ritrovato con la cancellazione apparente di alcuni messaggi molto importanti.
Poco prima del decesso, inoltre, sarebbe stato inviato un messaggio ad un amico:
“se mi succede qualcosa contatta i giornali”
Indagato il marito per omicidio volontario
Grazie alla tenacia della sorella e a tutti gli elementi che sono stati portati alla luce, il marito Emanuele Montinaro di 43 anni che opera nell’edilizia insieme alla sua famiglia.
Durante l’interrogatorio si è dichiarato innocente anche se gli inquirenti proseguono con l’indagine, ora più che mai non più considerata per suicidio.