Il mistero della scomparsa di Roberta Ragusa continua a non trovare la luce e la verità. Ma ora emerge un litigio agghiacciante, tra la figlia della vittima e l’amante di Antonio Logli
Cosa è successo a Roberta Ragusa? Nonostante si sia determinata l’accusa di omicidio per Antonio Logli, il corpo della donna non è mai stato ritrovato. Ma quello che emerge è un litigio terribile, tra una figlia disperata e un’amante che ha appena preso il posto di Roberta.
La scomparsa di Roberta Ragusa
Una scomparsa nel cuore della notte, per una donna che amava i suoi figli e mai li avrebbe lasciati da soli. Eppure il marito, Antonio Logli, ha denunciato tutto dicendo che fosse un allontanamento volontario.
Negli anni sono spuntati testimoni, un atteggiamento del marito poco convincente per i giudici e l’amante, ora compagna che vive sotto lo stesso tetto dei figli – prendendo quel posto che era di Roberta e non suo.
I giudici hanno confermato che la donna sarebbe stata uccisa dal marito, Antonio Logli, con una condanna pari a 20 anni di carcere – nonostante ancora oggi non ci sia il corpo.
Logli si definisce innocente, presentando alla Cassazione il suo ricorso nonostante la conferma della pena in primo e secondo grado.
La lite furiosa tra Chiara Calzolaio e la figlia della vittima
Nonostante tutto questo, ci sono delle situazioni dentro quella casa molto particolari, soprattutto all’inizio quando Chiara Calzolaio si era trasferita per vivere con Logli.
I figli sembravano non aver preso molto bene la notizia, soprattutto la figlia femmina le cui conversazioni non erano per nulla amorevoli.
Il settimanale Giallo e La Vita in Diretta, hanno fatto emergere le intercettazioni agghiaccianti con le parole delle loro litigate:
“datti fuoco”
E’ la frase che la Calzolaio dice alla ragazzina, a seguito di un diverbio con una risposta molto secca:
“io non mi do fuoco, datti fuoco tu”
Seguite da altre numerose litigate che lasciano intendere un rapporto abbastanza difficile:
“mio padre è una marionetta nelle tue mani”
Tutte intercettazioni che sono state poste in un fascicolo per l’inchiesta in corso di scomparsa.