Ci sono delle intercettazioni scioccanti dietro la bimba picchiata dai genitori a Milano, che non hanno avuto alcuna pietà. La verità che emerge è scioccante
La bimba picchiata dai genitori a Milano aveva già il destino segnato, secondo loro. Ma tra le intercettazioni e l’interrogatorio, la verità si fa ancora più sconcertante.
Bambina massacrata dai genitori a Milano
Una coppia di origine egiziana, 29 anni, viveva a Milano con 5 figli con età compresa tra l’uno e gli otto. Venerdì mattina, improvvisamente salgono su un pullman in direzione aeroporto al fine di lasciare tutto e partire per l’Egitto, con biglietto di sola andata.
Residenti in Italia dal 2010, lui muratore e lei casalinga sono stati fermati e arrestati dalla Polizia per maltrattamento nei confronti di loro figlia.
Il 15 maggio la bambina viene portata dal padre all’Ospedale Fatebenefratelli, per un dolore al braccio causato – a suo dire – da una caduta dal divano.
La radiografia svolta dai medici ha però portato alla luce, una frattura scomposta calcificata risalente a circa un mese prima. E’ stato in quel momento, due giorni dopo il ricovero della piccola, che la struttura ha contattato gli investigatori.
L’intercettazione e la confessione dei genitori
La Polizia locale Unità tutela donne e minori hanno monitorato i genitori, svolgendo una indagine serrata per comprendere la natura di tutta la vicenda.
Tra le intercettazioni registrate, come emerge anche da TgCom24, le parole d’odio sono all’ordine del giorno:
“odio mia figlia, metto il veleno nel suo mangiare… la scimmia è un grosso problema”
Frasi pesanti, dove in molte delle loro conversazioni cercano un modo per annegarla, avvelenarla, soffocarla in quanto disabile.
Sono stati ascoltati dal Gip Stefania Pepe, ma i due genitori hanno negato tutto soprattutto i maltrattamenti evidenziando che si fosse fatta male da sola – cadendo:
“non non l’abbiamo picchiata”
Il Gip non ha creduto alla versione rilasciata dalla coppia, accogliendo la richiesta di convalida di fermi e custodia cautelare in carcere.