Sale il bilancio delle vittime e dei dispersi nel naufragio di Budapest e uno dei sopravvissuti racconta la verità, di quella tragica sera
Sarebbe dovuta essere una gita su un battello mentre ora il naufragio a Budapest, segna una vicenda molto drammatica tra le pagine di cronaca. La verità dalla bocca di un superstite mentre il bilancio delle vittime cresce a dismisura.
Il bilancio delle vittime del naufragio di Budapest
Il battello è affondato il 29 maggio e da quel momento, a parte i sette sopravvissuti, ci sono persone disperse nelle gelide acque del Danubio.
Il bilancio, come evidenzia la stampa locale tramite la polizia ungherese, sale a 19 mentre i dispersi sono nove e non si ha una percezione chiara di ritrovamento.
Le forti correnti e il tempo incerto, non ha aiutato i soccorritori – vittime anche loro di questo tragico epilogo di una semplice gita. Le vittime sono tutte di origine sudcoreana, mentre il capitano era del posto – ungherese.
Il battello è naufragato in circa 30 secondi dopo la collisione con la nave da crociera, lasciando poco margine di manovra per chi si trovava all’interno dello stesso – riparandosi dalle cattive condizioni del tempo.
Il racconto agghiacciante di un superstite
Le sue parole sono state evidenziate anche da SkyTg24, raccontando che tutti si stavano preparando per scendere e facevano le ultime foto:
“è stato un attimo, una nave ci è venuta addosso”
Il problema di fondo è che nessuna delle persone a bordo indossasse il salvagente di sicurezza, così che le persone intrappolate all’interno sono state trascinate giù dal battello mentre le altre sono rimaste in balia delle acque gelide.