Per tutti è un caso di legittima difesa ma la moglie del tabaccaio di Ivrea ha rotto il silenzio, raccontando il dramma di quella notte
Il tabaccaio di Ivrea ha sparato per legittima difesa, dopo che tre persone sono entrate di notte nel suo negozio e hanno cercato di andargli addosso. La moglie rompe il silenzio e racconta il drammatico episodio.
La rapina a Ivrea e la morte del rapinatore
Venerdì a Pavone Canavese si è consumata una tragedia, dove un uomo si è visto costretto a sparare per difendere la sua famiglia e la sua proprietà dall’ennesima rapina (la ottava, come raccontato successivamente dalla moglie).
Ion Stavila di origini moldave, 24 anni, si è introdotto di notte nel cortile di casa per raggiungere il negozio: il proprietario ha sparato ed ha ucciso il ragazzo sul colpo mentre gli altri due sono scappati, dileguati nel nulla con 2 mila euro presi al cambiasoldi del bar/tabacchi.
La tabaccheria aveva già subito altri attacchi da parte dei ladri, andando quindi incontro alla detenzione di porto d’armi e arma da fuoco per difesa.
La moglie del tabaccaio di Ivrea rompe il silenzio
Il Tg2 ha intervistato la moglie di Marcellino Iachi Bonvin – da tutti conosciuto come Franco – dove spiega come sono andate le cose e di quanto il marito stia male per la vicenda.
Frasi rotte dal pianto e da quello che stanno passando, con tutta la solidarietà delle persone intorno a loro e anche del vice premier Matteo Salvini che la signora cita:
“menomale che Matteo salvini ha fatto la nuova legge”
Evidenzia che i ladri stavano andando contro al marito, con un “piede di porco” minacciandolo per questo lui ha dovuto reagire in maniera veloce, difendendo la famiglia e anche la sua attività dopo altri sette furti:
“non voleva uccidere nessuno”