Ravenna, anziano maltrattato dalle badanti a ‘Villa Cesarea’: ‘Costretto a ingerire le proprie feci’, l’assurdo motivo dietro ‘l’intollerabile’ gesto
‘Un episodio intollerabile’, l’ha definito così la Polizia Municipale di Ravenna, a seguito della denuncia di maltrattamenti all’interno della Casa di riposo ‘Villa Cesarea’.
La nota casa di riposo è stata sospesa, a seguito dei maltrattamenti, da parte di due badanti di origine polacca, ai danni di un anziano ospite di 94 anni.
Casa di Risposo degli ‘orrori’: la ricostruzione dell’accaduto
Due badanti di origine polacca, avrebbero chiuso uno degli anziani ospitati a ‘Villa Cesarea’, un uomo di 94 anni, in bagno, per poi bloccarlo licon la forza.
Una delle due, rimasta nel bagno insieme al malcapitato ospite della casa di risposo, gli avrebbero spalmato le sue stesse feci sul viso, per poi obbligarlo, per ‘punizione’, ad ingerirle.
Il motivo che si cela dietro questo raccapricciante episodio, sarebbe stato il fatto che l’anziano ospite facesse puntualmente dei ‘capricci’ nel momento dedicato all’igiene personale.
Le due donne, si sono ‘arrestate’ solo quando è stato necessario l’intervento del 118, in quanto l’anziano di 94 anni ha iniziato ad accusare dei lancinanti dolori al torace.
A denunciare l’episodio, è stata un’altra operatrice di origine polacca, la quale è stata testimone del terribile epilogo. La donna in questione, dopo aver raccontato tutto al suo compagno si sarebbe licenziata la sera stessa.
Attualmente, la figlia dell’uomo ha provveduto a trasferirlo in un altra casa di riposo.
Casa di Risposo sospesa
A seguito della denuncia, la Casa di Riposo è stata sospesa, scattando contro di essa il provvedimento amministrativo per “pericolo per la tutela dell’interesse pubblico in materia di salute”.
Ad essere sospettato di ‘concorso in maltrattamenti’ è anche il gestore di ‘Villa Cesarea’ oltre le due badanti polacche.
In ultimo a seguito di accurate indagini è stata rilevata la presenza di un numero di anziani superiore rispetto a quello previsto dalla legge.