Le motivazioni dell’ergastolo per Igor il Russo sono emerse e danno un quadro generale dell’uomo, agghiacciante sotto ogni punto di vista
Norbert Feher – meglio conosciuto come Igor il Russo – è una mente da killer spietato. Oggi emergono le motivazioni per la sentenza di ergastolo che non lasciano molto all’immaginazione.
La condanna di ergastolo per il killer di Budrio
A marzo Feher è stato condannato all’ergastolo, come da decisione del gup Ziroldi dopo il processo con rito abbreviato a Bologna.
La sua accusa è in merito all’uccisione di Davide Fabbri, Valerio Verri e altri reati vari commessi nel corso della sua “fuga”.
Una latitanza pari ad otto mesi che lo ha portato sino in Spagna, dove a dicembre 2017 è stato arrestato e messo dentro il carcere di Saragozza.
Sempre impassibile e privo di sentimento, Norbert non ha reagito in alcun modo alla lettura della sentenza ascoltata in videoconferenza:
“ha solo ringraziato per il lavoro svolto”
Le motivazioni dell’ergastolo per Feher
Oggi emergono le motivazioni della condanna con una luce puntata sul suo modo di fare, che non è passato di certo inosservato:
“la lucida fredda, spietata geometria criminale”
Un uomo che non ha:
“inteso fornire alcun autonomo contributo alla ricostruzione dei fatti”
Evidenziando il suo lato freddo e compiaciuto del il suo essere pagato per tacere.
Il killer non si è mai pentito ed è rimasto coerente alla linea seguita sin dall’inizio e senza dare in qualche modo un aiuto per la ricostruzione di tutte le vicende che sono legate a lui.