Luci di nuovo accese sul caso della professoressa di Prato e sull’inizio del processo alla quale non si è presentata. Ecco i dettagli
La vicenda della professoressa di Prato prende forma, con l’inizio del processo e la presenza del marito che ha rilasciato delle importanti dichiarazioni.
Le parole del marito della donna di Prato
Una vicenda molto difficile da affrontare, dove una moglie già madre ha avuto un bambino con il ragazzino a cui dava ripetizioni.
Un marito che ha scoperto di non essere il vero padre del bambino solo dopo l’esame del DNA, un ragazzino che ha dovuto affrontare – con l’aiuto dei genitori e degli psicologi – un percorso molto difficile e una donna che si è dichiarata più volte (soprattutto nei messaggi) innamorata.
Il processo è stato svolto come prima giornata il 14 giugno e anche il marito è stato chiamato ad essere presente in Aula insieme ai due legali della donna:
“vengo oggi a testa alta ad affrontare questo processo”
L’accusa nei confronti dell’uomo è di alterazione di stato, per aver riconosciuto il piccolo nonostante – secondo l’accusa – lui fosse a conoscenza della vera paternità.
“Il ragazzino è inattendibile”: l’inizio del processo contro la professoressa
La donna, come ha evidenziato anche Ansa, è stata accusata di atti con minore e stupro. La Procura aveva richiesto un giudizio immediato mentre i difensori hanno ottenuto il rito abbreviato.
Le relazioni che sono state presentate dalla difesa sono di carattere psicologico e la presunta inattendibilità del ragazzo in merito alle dichiarazioni rilasciate nell’incidente probatorio.
La donna non era presente in aula e nei prossimi giorni si andrà avanti con il processo sino ad un risultato finale.