Fa passare l’omicidio della compagna per un incidente, l’autopsia rivela la verità sulla morte della donna
L’omicidio si è consumato a Cambridge, dove un uomo Robert Simpson-Scott di 44 anni, ha ucciso la compagna e sua coetanea Sally Cavender, cercando di far passare per un incidente la morte della donna, avvenuta, a sua detta a seguito di un ‘intenso rapporto orale’.
Ma l’autopsia ha rivelato un’altra verità, la donna riportava infatti diverse lesioni, alcune anche molto importanti, quali frattura della colonna vertebrale, ferite costali multiple e una lesione cerebrale.
Lesioni gravi al punto da non permetterle di respirare più in maniera autonoma. Sulla salma della donna, il medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo della donna, ha riscontrato oltre alle lesioni prima citate anche la presenza di numerose ecchimosi, dovute a percosse.
La ricostruzione dei fatti secondo l’omicida
L’uomo arrestato lo scorso 5 dicembre, aveva raccontato che la donna era caduta giù dalle scale dopo essere scivolata su di un bicchiere rotto, ha poi giocato la carta del rapporto orale troppo vigoroso, a seguito del quale sarebbe soffocata.
Scott ha poi aggiunto che lui e la sua compagna Sally erano due alcolizzati, ma che nonostante il loro vizio, nell’arco dei loro 15 anni di relazione non l’aveva mai sfiorata.
I giudici però l’hanno dichiarato colpevole di omicidio e per tale ragione verrà condannato al carcere. Ecco quanto dichiarato dal procuratore Emma Pitts:
“Simpson-Scott ha brutalmente portato via la vita della compagna, che senza dubbio gli ha creduto oltre misura”