I benzinai si fermano al 17 luglio in tutta Italia come protesta per l’entrata in vigore del Decreto Crescita e le sue novità. Ecco tutti i dettagli
Grande fermento tra gli utenti, considerando che il 17 luglio tutti i benzinai incroceranno le braccia e lasceranno a secco per tutta la giornata.
La protesta e lo sciopero generale del 17 luglio
L’annuncio è arrivato dalla Federazione Autonoma Italiana confermando l’agitazione e la protesta prevista per il 17 luglio in tutta Italia. La causa di tale fermo è da imputare alla prossima introduzione dei corrispettivi in modalità telematica.
Una giornata intera di mobilitazione e non erogazione dei prodotti, appositamente per protestate contro il Decreto Crescita e l’eliminazione degli scontrini fiscali cartacei. Il punto fondamentale da evidenziare – come si evince da Ansa – non è il nuovo provvedimento bensì la mancata organizzazione
“non ci sono ancora i nuovi registratori fiscali ed è un costo aggiuntivo di oltre 10 milioni di euro”
Sottolineando che la Federazione attende anche una risoluzione del problema con lo slittamento dell’obbligo al 2020.
Le considerazioni dei benzinai
La Faib Confersercenti considera questa norma assurda, gravando così sugli operatori piccoli ma anche quelli grandi – soprattutto in pieno agosto senza considerare il fatturato in alcune zone italiane, praticamente sotto lo zero.
Non solo, sempre secondo gli operatori e come riportato da SkyTg24, il rischio di sanzioni è notevolmente elevato, coincidendo con il termine del periodo di transizione con la fattura elettronica.
Nonostante tutto gli italiani il 17 luglio resteranno senza benzina e gasolio, per questo motivo meglio premunirsi per tempo!