Il mistero di Emanuela Orlandi è verso la risoluzione, con la disposizione del Vaticano nell’apertura di due tombe. Ecco i dettagli
Emanuela Orlandi rappresenta uno dei misteri più grandi italiani, con la sua scomparsa e le tantissime ipotesi che si sono create in questo lungo periodo.
Il mistero della Orlandi e la richiesta del Vaticano
Era il 1980 quando quella ragazzina spensierata è scomparsa nel nulla, creando uno dei gialli più complessi di tutti i tempi.
Il tribunale del Vaticano ha disposto che vengano aperte due tombe che si trovano al Cimitero Teutonico, dove potrebbero esserci le ossa della ragazza scomparsa.
Un mistero che non ha pace e in tutti questi anni ha trovato ipotesi di ogni genere – testimonianze e verifica di ossa che non sono risultate compatibili con la scomparsa.
Una decisione da parte del Vaticano – come si evince anche da Il Messaggero – arrivata a seguito di alcune indagini da parte dell’Ufficio Promotore. Lo stesso ha svolto numerosi tesi e approfondimenti al fine di ricostruire tutti gli step di questo drammatico giallo:
“l’iniziativa riguarda solo l’accertamento dell’eventuale sepoltura del corpo della ragazza”
Le operazioni di apertura delle due tombe
Queste due operazioni verranno svolte in data 11 luglio, con la presenza dei familiari della vittima, parenti delle tombe che verranno aperte e i legali di entrambe le parti in oggetto.
Il tutto disposto e con l‘ausilio tecnico di Giovanni Arcudi: operazioni molto complesse che vedranno come protagonisti gli operai della Fabbrica di San Pietro unitamente a personale addetto a demolizione e ricostruzione delle lapidi e per documentare tutti gli step.