L’omicidio di Luca Varani è stato crudo e violento, con la Cassazione che ha confermato la pena con il dolore della famiglia che ha perso un figlio
Chi non ricorda l’omicidio di Luca Varani, che ha scioccato l’opinione pubblica e reso la cronaca nera ancora più violenta? Dopo il suicidio di Marco Prato ora la Cassazione conferma la pena di Manuel Foffo.
La violenta morte di Luca Varani
La vittima è stata adescata, drogata con un cocktail, strangolata, abusata e accoltellata da Marco Prato e Manuel Foffo: ma lui non moriva, come si evince dai tanti racconti di quella notte, riusciva sempre a riprendersi.
Foffo era infastidito e l’unico modo per cercare di far finire tutto il prima possibile era strangolarlo con un cavo. Uno di loro gli recide le corde vocali, per non farlo gridare – abusano di lui e poi lo accoltellano al cuore addormentandosi vicino al cadavere.
Nonostante tutto ancora oggi non si ha una ricostruzione chiara di quanto accaduto in quella abitazione, considerando anche il fatto che Marco Prato si sia suicidato in carcere lasciando un biglietto:
“sono innocente, ora pensate a mio padre”
Il loro desiderio di far del male a qualcuno si accende per rendere ancora più intrigante la relazione, tanto da mandare dei messaggi tutti uguali ai nomi trovati in rubrica – 23 in tutto: l’unica risposta è stata quella della vittima.
La conferma della Cassazione e le parole del padre di Luca
Manuel Foffo è stato condannato a 30 anni di reclusione e ieri sera la Cassazione ha confermato la sentenza, rigettando chiaramente il ricorso presentato dalla difesa che intendeva procedere con “vizio di mente”.
Il padre della vittima, come si evince da TGCom24, ha dichiarato tra rabbia e lacrime:
“volevamo l’ergastolo”