La strage di Erba continua ad essere avvolta nel mistero, considerando anche il caso dell’avvocato difensore sollevato da Rosa Bazzi e messo in luce anche da Le Iene
La strage di Erba con Rosa Bazzi e Olindo Romano in carcere e con nuovi elementi che potrebbero cambiare tutto in un attimo. Ma dov’era l’avvocato difensore?
Nuovi reperti e la richiesta di Azouz
Le Iene si sta occupando del caso, per andare a scoprire degli elementi che non sono stati messi in luce o accantonati senza motivo.
Facendo un piccolo passo indietro, Azouz – tornato ora in Italia – chiede che il caso per l’omicidio nel suo palazzo possa essere riaperto valutando anche i nuovi elementi. Per lui, infatti, Rosa e Olindo non sono colpevoli puntando il dito su altre persone reputate mente e mano di questo orrendo delitto.
Nonostante tutto i due coniugi restano in galera con l’accusa di omicidio per scontare la pena di ergastolo. I nuovi reperti, come indica Le Iene, non sono stati analizzati oppure destinati all’inceneritore e abbandonati in un angolo.
L’assenza dell’avvocato durante gli interrogatori
Un elemento che però ha scosso l’opinione pubblica, riguarda il primo avvocato di Rosa Bazzi e Olindo Romano definito assente durante i primi interrogatori e non preparato sull’argomento.
Rosa, nel suo video di intervista a Le Iene, ha parlato di questa assenza soprattutto nei momenti più importanti e salienti come quando le sono state mostrate le foto del massacro – ripreso anche dall’inchiesta svolta da Oggi – :
“non mi ricorso, se fosse successo mi sarei opposto”
Ha dichiarato l’avvocato, ma il particolare molto importante è verità come da un audio pubblicato dal settimanale Oggi e poi ripreso anche da Le Iene.
Dov’era il primo avvocato difensore, quando i coniugi furono interrogati?