Lo spegnimento dell’altoforno 2 dell’ex Ilva preoccupa, ma non è sicuro e la Procura è corsa subito ai ripari. Ecco i dettagli
La Procura ha richiesto di spegnere l’altoforno 2 dell’ex Ilva ma il vice premier Di Maio prende tempo e cerca di far cambiare idea alla Procura.
La richiesta della Procura sull’altoforno 2
La Procura di Taranto si è espressa chiaramente ed evidenzia che altoforno 2 non è sicuro per gli operai, per questo motivo deve essere spento il prima possibile.
L’ordine è quello di interrompere la sua attività, in quel forno dove Alessandro Morricella perse la vita dopo essere stato investito da una colata di ghisa. I Magistrati a muso duro sostengono che l’azienda non ha rispettato alcun impegno preso in precedenza e non ha reso l’impianto più sicuro come richiesto.
I sindacati insorgono e si preoccupano, non solo per questa notizia di cui sopra ma anche per l’imminente e presunta cassa integrazione.
Le parole del vice premier Luigi Di Maio
Il vice premier e Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio non ha alcuna intenzione – salvo cambio di rotta – di ripensarci in merito all’abolizione dell’immunità penale eliminata con il decreto Crescita, nonostante ci sia stata una minaccia di chiusura da parte dell’azienda stessa:
“se dimostra buona fede continuando nell’attuazione del piano ambientale, non ha nulla da temere”
I sindacati si definiscono delusi, proprio perché – a detta loro – il governo non avrebbe ancora risolto la partita dello scudo penale.
Il leader della Uilm – Palombella – è preoccupato evidenziando che la cosa più grave sarebbe il rientro degli operai dopo un mese di Cig:
“sarà determinata dall’andamento di mercato”