La bimba stuprata e uccisa a Benevento è Maria di nove anni e ora emergono dei dettagli inquietanti in merito ai suoi organi interni
Maria, la bimba stuprata e uccisa in provincia di Benevento non ha pace. Alcuni dettagli emersi scuotono tutti e aggiungono qualcosa di inaspettato.
La storia della piccola Maria di Benevento
Era il 19 giugno 2016 quando la piccola era uscita di casa per andare nel piazzale dove c’erano le giostre. Una cosa normale per lei, infatti i genitori erano tranquilli e le avevano dato il permesso da fare quei pochi metri – esattamente come quando andava in chiesa per stare con le amichette o fare la chierichetta.
Ma quella sera le cose non andarono come sempre, tanto che la bambina non fece mai ritorno a casa: immediato l’allarme dei genitori e tantissime persone impegnate nelle ricerche, ritrovando il suo corpo senza vita riverso in piscina alcune ore dopo.
Un abuso e poi la morte, per la quale è stato indagato un giovane residente della zona di origine rumena – l’ultimo ad aver incontrato Maria secondo la ricostruzione.
Il giovane si professa innocente dal 2016 e i legali chiedono di seguire anche altre piste.
Organi interni e reperti spariti nel nulla
Mentre l’incidente probatorio è previsto per il 17 settembre 2019, una nuova autopsia fa emergere qualcosa di scioccante.
La criminologa Roberta Bruzzone rivela a Giallo, che verrà emessa una denuncia :
“sono spariti tutti gli organi, i vetrini della prima autopsia e tutti i reperti”
La conferma arriva anche dal legale della famiglia – Gallo – come si evince da Repubblica per la sparizione degli organi interni e non solo.
La riesumazione della salma per una seconda autopsia è stata richiesta dalla Procura di Benevento, per confermare o dare ulteriori dettagli in merito alla prima che fece emergere uno stupro e successivamente l’omicidio.
Ma la scoperta di cui sopra è terrificante e i familiari chiedono venga fatta chiarezza, su cosa sia accaduto in questo arco di tempo.