L’isola artificiale più grande del mondo si trova in uno dei luoghi più visitati ed apprezzati del pianeta. Ecco cos’è successo.
La Repubblica delle Maldive si trova nel cuore dell’Oceano Indiano ed è formata da 1192 isole di indiscussa bellezza. Ogni anno viene visitata da un milione di turisti provenienti da tutto il mondo.
Ma di quale isola di tratta? Si chiama Thilafushi, ed è l’isola-discarica artificiale più grande al mondo (pressoché immensa); consuma rifiuti per 24 ore al giorno, sette giorni su sette, dando vita ad una colonna di fumo tossico visibile a 70 chilometri di distanza.
L’isola artificiale più grande del mondo si trova a poca distanza da Male
La particolarità sta nel fatto che dista soltanto 6,85 km dalla capitale Male, una delle mete preferite dei visitatori nell’ultimo periodo. Si è cominciato, dunque, a dare importanza a questo cumulo abnorme di rifiuti da quando è scattato l’ultimatum ambientale, dovuto al surriscaldamento globale.
E’ una scena davvero inquietante: i turisti si fermano a guardare, di fronte, la magnificenza di Male e dietro, appena si voltano per salutare qualcuno o semplicemente prima di imbarcarsi, scorgono quella nuvola di fumo e gas che scaturisce dal perenne bruciare dei rifiuti ( la maggior parte di questi è risultata essere particolarmente tossica ).
È necessario che si capisca il problema che stiamo affrontando
E’ dunque necessaria una presa di coscienza immediata: l’epoca delle isole come luoghi paradisiaci e privi di qualunque forma di contaminazione è finita, adesso siamo entrati nell’era della “doppia strada”, l’era nella quale scegliere la strada del tornare indietro o della rinascita fa davvero la differenza.
Che l’importanza data al fenomeno assurdo dell’isola-artificiale di Thilafushi sia l’inizio del cambiamento? I turisti, i visitatori e i curiosi non fanno che domandarselo. Non ci resta altro che sperare in un repentino moto di coscienza.