Blackout a New York, la verità dietro le tre ore di buio totale: 72mila persone nel panico

Un blackout a New York che ha paralizzato e spaventato tutta la città, convinti di un ennesimo attacco. Ma cosa è successo in quelle tre ore?

Black Out a New York
Black Out a New York

Tre ore di blackout a New York, con aziende ferme – metro in tilt e 72 mila persone nel panico. Cosa si nasconde dietro questo buio totale?

New York senza luce per tre ore

Inutile negarlo ma una buona fetta di residenti e turisti hanno pensato, anche solo per un attimo, di trovarsi nuovamente sotto attacco dopo il terribile 11 settembre.

72mila persone sono rimaste senza luce per tre ore, le aziende hanno dovuto fermarsi e la rete della metropolitana è andata completamente in tilt.

Un sabato sera affollato e una città presa d’assalto dopo lo spettacolo del Manhattanhenge che si verifica ogni 13 luglio, con il caos improvviso e una Times Square completamente al buio. Non solo la metropolitana, dove si sono registrati numerosi disagi e attacchi di panico – ma anche semafori, luci della strada con incomprensione da parte di tutti.

Il Governatore Cuomo ha inviato gli uomini della Guardia Nazionale al fine che potessero aiutare le persone e mettere ordine nelle strade.

Il panico è dovuto anche alla gente rimasta bloccata in ascensore, dentro la metropolitana soprattutto nella zona dell’Upper East Side e Midtown. Il concerto di Jennifer Lopez non ha avuto alcun inizio e tutti sono stati evacuati velocemente dal Madison Square Garden.

Tantissime le chiamate ai Vigili del Fuoco, non solo per essere liberati ma anche per sapere cosa stesse accadendo.

La verità sul blackout di New York

A calmare le 72mila persone è stato il ritorno della normalità dopo tre ore, nonché la dichiarazione del Sindaco Bill de Blaso spiegando che si è trattato di un “problema tecnico” – senza ulteriori dettagli.

Un caso particolare, perché proprio nel 1977 sempre il 13 luglio accadde la stessa identica cosa con la città completamente al buio per ore.

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