Londra, Barcellona, Edimburgo, Parigi e Milano raggiungeranno picchi di temperature mai viste entro i prossimi 30 anni. Un approfondito studio svizzero ci spiega cosa succederà nel 2050.
Gli esperti stimano che tra 30 anni Londra sarà “invasa” dalle stesse temperature di Barcellona. Le temperature di una città come Edimburgo raggiungeranno picchi simili a quelli di Parigi, mentre quello di Cardiff raggiungerà bollori ai livelli della capitale dell’Uruguay, Montevideo.
Il grafico di Crowther Lab
BREAKING: A fifth of cities worldwide 🌏 will face dramatic and unprecedented urban climate conditions by 2050. @CrowtherLab's new global data map visualizes #ClimateChange impact on cities 🗼🗽 🌉 to drive urgent action → https://t.co/IZ5HGUh0qn #2050Cities pic.twitter.com/dXaTXsocKp
— Crowther Lab (@CrowtherLab) July 10, 2019
Barcellona come Adeleide, Milano come Dallas, Madrid come Marrakesh
Barcellona proverà la cattiva ebbrezza dell’aridità di Adeleide, Madrid sperimenterà lo stesso calore di Marrakesh, e Milano sarà come Dallas, in Texas. Questo è dunque il quadro preoccupante delle temperature del futuro venuto alla luce da uno studio pubblicato dal centro di ricerca Crowther Lab di Zurigo.
Monte Rosa, caldo record a luglio 2019
Sul Monte Rosa da all’incirca cinque giorni le temperature non riescono a scendere sotto lo zero. La ricerca prova a fare luce sul complesso e delicato fenomeno dei cambiamenti climatici mettendo a confronto le temperature future di una città con il clima attuale di altre.
C’è bisogno che le persone prendano con vera consapevolezza il danno ambientale che stanno creando
Gli ideatori dello studio si augurano che il risultato possa fare aprire gli occhi alle persone più di quanto non ne siano in grado i “dati e i fatti da soli”.
“Concentrando i risultati di quest’importante ricerca su città, ci auguriamo che consenta alle persone di visualizzare il proprio futuro climatico”
Dice Thomas Elliott, uno degli scienziati che ha preso parte alla ricerca.
“Il nostro obiettivo è rendere questa ricerca più tangibile e, così facendo, spingere le persone ad agire “.
Insomma, è proprio il caso di preoccuparsi e di correre ai ripari, per quanto possibile. Il mondo ci ha già dato più opportunità, adesso tocca a noi dargli l’opportunità di sopravvivere a questo disastro da noi stessi provocato.