La tragedia di Jesolo non è stato solo un incidente, ma uno speronamento con omissione di soccorso. La supertestimone racconta i dettagli terribili di quella tragica notte
Uno speronamento e poi la folle corsa abbandonando tutto: la tragedia di Jesolo ha portato via la vita a quattro ragazzi giovanissimi e la supertestimone racconta tutto quello che ha visto quella sera.
L’incidente e l’auto nel canale dei cinque ragazzi
Tre ragazzi e due ragazze, amici – nonché coppie – che tornavano dopo aver passato una serata in compagnia tra i locali. Poi il buio totale, dopo che una macchina ha speronato loro tanto da farli cadere dentro un canale.
Grazie al tempestivo soccorso di due turisti stranieri, i soccorsi sono stati immediatamente allertati e una delle ragazze è riuscita a sopravvivere. Gli altri tre ragazzi sono stati fatti uscire dall’auto, ma per loro non c’è stato più nulla da fare così come per l’altra ragazza, disincastrata quando l’auto è stata fatta uscire dall’acqua con la gru.
Grazie alla testimonianza della ragazza sopravvissuta e una supertestimone è stato fermato un ragazzo di origini rumene, che dice di non essersi accorto di nulla
La testimonianza della supertestimone
Come si evince anche da Il Messaggero, la ragazza viaggiava in un’auto con il fidanzato ed è stata lei a chiamare i Carabinieri per segnalare la folle corsa del ragazzo.
Rimasta anonima – chiede almeno sino al processo – racconta di aver effettuato la prima chiamata all’una e 12 minuti di domenica indicando una Golf e rispettiva targa:
“che guidava come un folle davanti a noi e dissi subito che avrebbe fatto un incidente”
Preferisce poi non raccontare tutto quello che ha visto arrivando sul luogo dell’impatto:
“non auguro a nessuno di vedere ragazzi della tua età estratti morti da una macchina”
Dichiarando che lei e il suo fidanzato sono vivi, ma solo per sei minuti.