33 i morti accertati nell’incendio doloso a Kyoto e una verità raccontata da un testimone, che lascia senza parole. Cosa è successo pochi attimi prima?
E’ stato un attimo prima dell’incendio doloso a Kyoto, in uno degli studi di animazione più famosi. Tantissimi i feriti e altrettanti morti: ma perché?
Studio di animazione giapponese incendiato da un piromane
In pochi secondi si è sentito un forte boato e poi una nuvola di fumo che si alzava, inarrestabile.
Un palazzo di tre piani che ospita uno degli studi di animazione giapponese più famosi, è stato avvolto dalle fiamme a causa di un piromane. Secondo una prima ricostruzione l’uomo di 41 anni – per la quale le generalità restano per ora segrete – sarebbe entrato indisturbato nel palazzo con una tanica di liquido infiammabile per poi dare fuoco al palazzo.
Il bilancio dei morti è salito vertiginosamente ogni minuto, arrivando a 33 con altrettanti feriti gravi – portati in ospedale per gravi danni respiratori e ustioni.
Le persone decedute erano nella maggior parte incastrate al secondo e terzo piano, impossibilitate nel liberarsi da quella gabbia di fuoco. Ma perché?
Le parole del piromane prima di appiccare il fuoco a Kyoto
I media locali riportano alcune notizie frammentarie e le testimonianze dei sopravvissuti, che confermano la volontà dell’uomo di incendiare tutto il palazzo per danneggiare l’azienda e i suoi dipendenti.
Spunta una testimonianza – ancora da verificare da parte degli inquirenti – che gela tutti quanti:
“avete copiato il mio lavoro, adesso dovete morire tutti”
Queste potrebbero essere le ultime parole del piromane prima di compiere la sua strage. Un lavoro copiato dallo Studio di Animazione e la rabbia del presunto collaboratore, potrebbero essere alla base di tutto.
Saranno gli investigatori a confermare o ribaltare questa pista, a seguito dell’interrogatorio dell’uomo, sopravvissuto all’incendio.