Raggiunti record inaspettati sulle Alpi, le temperature si alzano vertiginosamente. I ghiacci perenni non avranno una lunga vita. Ecco perché
10 gradi sopra lo zero. È questo il picco di temperatura sfiorato il 29 giugno alla Capanna Margherita, il ritrovo più alto d’Europa a 4.554 metri sulla punta Gnifetti nel gruppo del monte Rosa. Un vero e proprio record, insomma, dicono gli esperti.
Il grande caldo giunge in questo modo impetuoso al cuore delle Alpi, sulle cime che un tempo erano soprannominate “ghiacci eterni”. Si parla, naturalmente, di un valore estremo, considerando che le nevi perenni non sono di certo nuove a temperature al di sotto dello zero.
Raggiunti picchi inaspettati di temperature
Invece il 29 giugno, verso le otto di sera, la stazione meteorologica dell’Arpa Piemonte, alla Capanna Margherita, tracciava sul grafico circa 9,7 gradi centrigradi.
Ad aggravare ancor di più la situazione è stato proprio il fatto che le temperature, nel corso dei giorni seguenti e per tutta la durata della settimana, sono più volte rimaste sopra lo zero per tutto il giorno, con le minime che sfioravano leggermente i -0,5 gradi.
Gli esperti sono preoccupati, una cosa del genere non si era mai verificata prima
Gli esperti riferiscono di una temperatura che va oltre i 10 gradi rispetto alle medie sperate in questo periodo. Dal 2002, a partire cioè dall’anno nel quale è stata attiva la stazione meteorologica, non era mai accaduto un fatto simile, nemmeno durante l’estate del 2003 o nelle grandi ondate di caldo del 2005, 2012 e 2015.
Insomma, pare proprio che ultimamente il surriscaldamento globale stia seriamente mettendo a dura prova i ghiacci, che mantengono l’equilibrio naturale delle Alpi e degli Appennini da secoli.
Ci auguriamo che ci si possa rendere conto al più presto di questa problematica e che le autorità possano provvedere a ristabilire l’equilibrio naturale che ha sempre contraddistinto il globo terrestre.