La tragedia di Jesolo è indescrivibile ma un ragazzo è stato pestato dopo aver compiuto un gesto non gradito. Ecco cosa è successo
Quella di pochi giorni fa – la tragedia di Jesolo – è indimenticabile ma qualcuno ha pensato bene di postare una foto con la lapide ma di ricervere anche una spedizione punitiva.
La morte dei quattro ragazzi di Jesolo
Cinque ragazzi che tornavano a casa dopo una serata in compagnia, belli e giovani che non volevano far altro che stare bene.
Un destino che cambia improvvisamente, proprio quando l’auto viene urtata e finisce in un canale. Immediato il soccorso di alcuni turisti e successivamente dei Vigili del Fuoco: ma nonostante questo quattro di loro muoiono e una sopravvive.
Grazie alla sua testimonianza e quella di un’altra ragazza – anonima per motivi di sicurezza – la ricostruzione è veloce e si riesce a catturare colui che ha creato tutto questo. Un ragazzo di origine rumena che sbandava per la strada e dice di non essersi accorto di nulla, ora in carcere e sotto shock.
Un funerale con 5 mila persone che hanno dato l’ultimo saluto a questi ragazzi e dato conforto a cinque famiglie distrutte dal dolore.
Ragazzo pestato per il post di Facebook
In tutto questo però, un uomo di 33 anni sposato e padre di famiglia, ha pensato bene di farsi fare una foto davanti all’epigrafe di una delle vittime.
Braccia conserte, sguardo fiero e sorriso: uno scatto e poi il post su Facebook che in poco tempo ha fatto il giro del web arrivando alla famiglia. Un gesto orribile immediatamente denunciato.
L’autore del web è stato successivamente pestato e preso a pugni da alcune persone, durante una misteriosa azione punitiva come riporta il Gazzettino.
La sorella della vittima ha postato tutto sul social, indignata e amareggiata per il fatto tanto che l’uomo si è scusato con la famiglia come riportato da La Nuova Venezia.