Roberto Formigoni, domiciliari dopo cinque mesi di carcere: “Farà volontariato”

Roberto Formigoni lascia il carcere e torna a casa, attuando un piano per il suo futuro come volontario. Ecco tutti i dettagli

Roberto Formigoni
Roberto Formigoni

L’ex governatore Roberto Formigoni lascia il carcere vista la concessione dei domiciliari. E ora?

La carcerazione del govenatore

Il governatore era stato messo in carcere per scontare una pena definitiva di cinque anni e dieci mesi, con l’accusa di corruzione nell’inchiesta Maugeri e San Raffaele.

Dopo cinque mesi nel carcere di Bollate, dove si ritrova come vicini di cella Alberto Stasi e Alexander Boettcher, ha richiesto di poter continuare a scontare la sua pena a casa – agli arresti domiciliari.

L’approvazione degli arresti domiciliari

Nella giornata di oggi è stata accolta la sua richiesta degli avvocati Brusa e Stortoni – da parte del Tribunale di Milano Giudice Gaetano La Rocca.

Nel suo futuro c’è del volontariato, presso un istituto religioso al fine di scontare la sua pena al meglio. L’Avvocato Stortoni ha evidenziato che il giudice ha accolto le richieste propriamente perché non aveva più possibilità di collaborare sui fatti oggetto di accusa.

Il giudice ha voluto sottolineare che l’ex governatore era stato assolto per associazione a delinquere, senza ricorso dei pm. I sostituto procuratore aveva invece dato la sua conferma per gli arresti domiciliari.

Una sentenza che è stata accolta con serenità e felicià da parte dell’ex governatore, proprio per la sua condanna di corruzione – per la quale non può più collaborare.

Non ci sono ancora stati commenti su questo fatto e sulla decisione del giudice, nell’intraprendere la strada dei domiciliari.

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