Il testimone chiave dell’omicidio di Marianna Sandonà si è svegliato ed è pronto a raccontare tutta la sua verità di quel terribile giorno
Un testimone chiave per l’omicidio di Marianna Sandonà che non solo aveva visto tutto ma era quasi morto, per essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ora è sveglio e ricorda tutto.
Il terribile omicidio della donna accoltellata dal marito
La donna avrebbe dovuto incotrare il suo ex marito Luigi Segnini, ma non si fidava così da chiedere all’amico Paolo Zorzi di accompagnarla per sicurezza.
Quello che sapevamo era quanto davanti agli occhi degli inquirenti, ovvero una donna morta accoltellata – un uomo in fin di vita e coma farmacologico e l’ex che ha tentato il suo suicidio ora in carcere dopo le dimissioni dall’ospedale di Padova.
Il testimone ora si è risvegliato e sta meglio, dopo un mese di coma, due interventi chirurgici e una grande paura che non potese farcela. Una volta sveglio – ha raccontato al Corriere della Sera – si è ricordato tutto e anche di cosa fosse accaduto alla sua amica Marianna.
Il testimone chiave si sveglia dal coma: “Ricordo tutto”
Zorzi ha ricostruito perfettamente quanto accaduto durante quella terribile sera nonché la lista di tutti gli oggetti che la vittima, avrebbe voluto restituire all’ex (un pezzo di carta trafitto dal coltello).
La scena è avvenuta dietro il condominio di lei, davanti al garage: Zorzi ha evidenziato di come l’uomo sia sceso dalla sua auto gridando e scagliandosi contro la donna massacrandola con 19 coltellate. Successivamente si è accanito contro l’uomo raggiungendolo con due coltellate ben assestate.
Gli investigatori hanno sequestrato anche i telefoni di vittima e assassino per andare avanti ricostruire tutti i punti dell’annosa vicenda.