La morte di Magherini non è ancora chiara agli inquirenti ma la Corte di Strasburgo ha accettato il ricorso della famiglia, che vuole vederci chiaro
La morte di Magherini è ancora impressa nella mente di tutti quanti e ora Strasburgo ha deciso di accettare il ricorso della sua famiglia.
Il caso di Riccardo Magherini
Era la notte tra il 3 e il 4 marzo 2014 in provincia di Firenze, quando l’uomo è andato a cena in un ristorante per poi vagare nelle strade gridando di essere stato derubato.
In un secondo momento entra in una pizzeria non contenendo il suo comportamento, bloccato successivamente dai Carabinieri e ammanettato a terra con la faccia verso l’asfalto. L’uomo è rimasto così un quarto d’ora e a petto nudo.
L’ambulanza ha poi soccorso l’ex calciatore per trasportarlo al reparto rianimazione dell’Ospedale Santa Maria Nuova decedendo alle 2.45.
Riccardo era sotto l’effetto di cocaina e alluginoceni – come si evince da AdnKronos – e convinto di essere perseguitato da qualcuno che voleva la sua morte, per questo chiedeva aiuto per le strade. Tre i Carabinieri che lo braccano e cercano di tenerlo fermo sino all’arrivo dell’ambulanza.
La richiesta della famiglia alla corte di Strasburgo
La famiglia vuole vederci chiaro ed è per questo che è stato accolto il ricorso dei legali, presentato a giugno dopo che i tre Carabinieri sono stati assolti nel novembre 2018 – accusati precedentemente di omicidio con annullamento della sentenza d’appello “il fatto non costituisce reato”.
Il padre dell’uomo ha commentato di aver ricevuto una bellissima notizia e tutta la famiglia è fiduciosa del lavoro degli avvocati, con la data che verrà fissata quanto prima.