Bambina affogata in piscina, la tremenda rivelazione dell’autopsia: un gioco finito male?

La bambina affogata in piscina ha sconvolto tutti, ma il suo tragico epilogo potrebbe essere legato direttamente ad un gioco finito male.

Bambina affogata in piscina
Bambina affogata in piscina

La bambina affogata in piscina si chiamava Sofia, era in vacanza e qualcosa deve aver fatto leva sulla sua vita spezzata in pochi minuti. Ma cosa è successo?

Cancellate le immagini delle telecamere di videsorveglianza

Mentre i genitori della piccola Sofia sono sotto shock e piangono la sua morte, viene aperta una indagini per scoprire cosa sia accaduto alcuni attimi prima dell’incidente.

La cosa particolare è che tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza non sono state salvate: dei video quindi non c’è alcuna traccia e questo porta ad un buco nelle indagini molto grave.

Come si evince dalla Nazione, il fatto porta la Procura di Lucca ad aprire altre indagini nei confronti dell’azienda multinazionale che avrebbe dovuto assicurare le immagini per la sicurezza dello staff e dei clienti.

Molti dei responsabili saranno indagati per distruzione di prove di indagine e avere dichiarato il falso durante la deposizione.

La morte di Sofia, un gioco finito male?

L’ipotesi degli inquirenti è inquietante e si sposta verso un gioco finito male dei ragazzi, di chi riusciva a trattenersi più tempo sott’acqua.

Questa è la pista – come si evince da il Tirreno –  che porta al terribile decesso di Sofia – 12 anni di Parma – che è stata trovata senza conoscenza nella Piscina dei bagni Texas e successivamente deceduta, nonostante i disperati tentativi dei soccorritori nel salvarla.

L’autopsia non ha portato alla risoluzione del caso, ma la ragazzina potrebbe essere rimasta impigliata con i capelli dentro il bocchettone della piscina idromassaggio e si esclude un malore dovuto ad una congestione.

Impostazioni privacy