Milano Linate chiude per tre mesi e dopo l’ultimo volo di ieri sera, le persone cominciano a polemizzare per i disagi che avverranno sin da subito
La chiusura di Milano Linate provocherà certamente non pochi disagi, ma fino al 27 ottobre bisogna stringere i denti e pensare a soluzioni alternative.
L’ultimo volo prima della chiusura
L’ultimo volo è partito ieri alle 23.20 in direzione Palermo, per poi procedere alla chiusura dell’aeroporto per tre mesi. Una decisione che sta portando numerose polemiche, ma necessaria per procedere alla ristrutturazione completa della pista e tutto un ammodernamento della struttura in generale.
Nella notte sono state svuotate le sale, scale passeggeri e scarico bagagli perché siano portati a Malpensa. Già dalla giornata di oggi le ruspe avvieranno i lavori procedendo per tempo.
Prima di tutto si procede al rifacimento della pista – decollo e atterraggio – con lavori obbligatori ogni 15/20 anni per un livello di sicurezza elevato.
Successivamente si passa all’area imbarchi, con l’implementazione dell’area di ricezione bagagli: una innovazione che le riceve, le prepara nelle stive e aumenta il livello di sicurezza con sistemi tecnologicamente avanzati.
Le misure alternative per le partenze di Milano
I voli da oggi saranno dirottati su Malpensa – sia all’andata e sia al ritorno, con l’operazione Bridge dove anche 700 dipendenti saranno dirottati per ampliare l’organico.
La direzione conferma che non ci sarà alcun disagio per i passeggeri e che tutto verrà svolto con una funzionalità perfetta, anche in termini di orari e organizzazione.
La riapertura è prevista il 27 ottobre, nonostante tutto ci saranno anche dei cantieri aperti perché i lavori continueranno sino al 2021.