Le indagini sulla bomba alla pizzeria Sorbillo sono in corso, ma c’è una svolta che porta ad un’altra verità inaspettata. Cosa è stato scoperto?
C’è una svolta nelle indagini della bomba alla pizzeria Sorbillo, che potrebbe portare ad una verità completamente differente da quella che si conosce.
La bomba alla pizzeria
Un boato e poi il post di Gino che ha fatto il giro del web, facendo sapere a tutti quanti che il suo locale era saltato in aria a causa di una bomba – piazzata nella notte.
In carcere si trovano Antonio Iodice, Pietro Perez e Marco Fe Martino – indiziati con l’accusa di aver posizionato loro l’ordigno in Via Tribunali. Ma ora, con le indagini in corso che vanno avanti, le chiavi di lettura diventano due e gli scenari sono nettamente differenti.
La svolta nelle indagini a Napoli
La prima ipotesi sulla quale i Carabineri si stanno concentrando, riguarda l’intimidazione al fine di convincere i proprietari al pagamento del pizzo. Ma la cosa che emerge è che l’ordigno potrebbe essere stato indirizzato al locale vicino già soggetto ad intimidazioni differenti, come i colpi d’arma da fuoco contro la vetrina.
Una seconda ipotesi seguirebbe la pista delle Forze dell’Ordine, richiamando così la loro attenzione. Chi ha messo l’ordigno potrebbe quindi aver voluto attirare gli inquirenti nel luogo al fine di bloccare gli affari del clan Sibillo (di cui molti esponenti vennero arrestati per estorsione).
Una verità che dovrebbe emergere nel prossimo periodo, grazie a queste piste battute che porteranno sicuramente verso la giusta direzione.