Il caso Bozzoli è ancora aperto, non solo perché il corpo dell’uomo non è mai stato trovato ma anche per la nuova ammissione dei nipoti. Sarà vero?
Il caso Bozzoli è ancora misterioso, con la sparizione nel nulla del titolare e due nipoti accusati di omicidio. Una nuova rivelazione dona però una strana svolta a questa vicenda.
La sparizione di Mario Bozzoli
Un passo indietro sino all’8 ottobre 2015 quando Mario scompare dall’interno della fonderia, per la quale è titolare insieme al fratello. Nessuna traccia che possa ricondurre a lui, solo una accusa ai due nipoti per omicidio e distruzione di cadavere.
Poi quella frase, spiata da una ragazza mentre uno dei nipoti parla con l’amico:
“allora, quando uccidi tuo zio”
Uno scherzo o verità? Visto il frangente era stata messa subito al vaglio degli inquirenti, per cercare di andare a fondo e comprendere se ci si trovasse o meno di fronte ad una macabra realtà dei fatti.
Da poco è stato effettuato un interrogatorio separato da parte del Pm alla Procura di Brescia, dove i due ragazzi si definiscono innocenti ed estranei ai fatti.
Una storia con dei lati oscuri, che vengono alimentati anche da un’altra rivelazione.
La confessione tremenda dei due nipoti
In esclusiva per il Settimanale Giallo, si parla di questa vicenda dai toni oscuri e una rivelazione lascia gli inquirenti perplessi:
“zio è vivo…forse è scappato all’estero”
Mettendo in mezzo debiti dell’azienda e la voglia dell’uomo di lasciare tutto, senza essere seguito. Una frase allarmante che porta verso due strade differenti: la verità oppure un depistaggio per non arrivare alla verità.