Svolta nel caso della tabaccaia uccisa a Reggio Calabria, con l’agghiacciante confessione del suo omicida. Ecco perché ha agito con violenza
Quello della tabaccaia uccisa è un caso molto particolare svolto da un uomo che non si è fatto alcuno scrupolo, agendo per colpire e non per sbaglio.
La ricostruzione del violento omicidio di Mariella Rota
Un caso violento e molto particolare, con protagonista inconsapevole Mariella Rota da tutti conosciuta per il suo negozio frequentato dalle persone di tutto il quartiere.
Durante una conferenza stampa del procuratore di Reggio Calabria insieme al Questore e capo della Squadra Mobile, un uomo sarebbe entrato all’interno della tabaccheria poco prima delle 13 – chiudendo la serranda e attendendo l’arrivo della donna con una mannaia in mano.
Una volta che lei è entrata dentro il suo negozio, l’uomo le si è fiondato addosso e nonostante abbia provato a difendersi, la mannaia le ha dato il colpo mortale – aggiungendone successivamente altri.
Successivamente si è cambiato la maglietta intrisa del sangue della vittima, ha eliminato l’hard disk del computer – convinto che ci fosse un sistema di videosorveglianza – ed è uscito dall’androne, creduta in principio come la primaria scena del delitto.
Sono stati i familiari, vedendo il negozio chiuso che hanno chiamato la Polizia, scoprendo poi il cadavere della donna.
La confessione del killer di Mariella Rota
Le telecamere di videosorveglianza non erano collegate all’hard disk eliminato, per questo motivo gli inquirenti hanno potuto vedere tutto l’omicidio e guardare in faccia chi avesse commesso questo atroce delitto.
Grazie alla telecamera esterna, sono giunti sino all’identificazione di un uomo filippino di 43 anni Sicat (che riportava anche il tatuaggio enorme che si vedeva nel video, sull’avambraccio destro).
Un ludopatico che giocava tutti i soldi guagnati dalla moglie al Lotto, ed era convinto che Mariella non lo facesse mai vincere appositamente. Pensando quindi che la stessa lo truffasse ha pensato alla sua vendetta, decapitandola e uccidendola.
Ora è accusato di omicidio volontario premeditato.