Insultata da un giornalista: Greta Thrunberg risponde a tono su Twitter
Greta Thunberg, giovane attivista sul fronte del clima, ha replicato agli insulti che le sono stati riservati, senza risparmiare in modo particolare i giornalisti. La giovane svedese si è rivolta a Andrew Bolt, editorialista, il quale l’aveva definita “profondamente disturbata”.
“Disturbata”: Greta Thunberg risponde all’editorialista
Non ha alcuna intenzione di restare in silenzio Greta Thrunberg che, agli insulti, ha deciso di rispondere a tono. L’editorialista dell’Herald Sun, uno dei tanti scettici in merito al cambiamento climatico, aveva usato proprio in un suo editoriale una definizione molto forte contro la ragazzina, definendola senza mezzi termini una “disturbata”.
“Lo sono davvero ‘profondamente disturbata’ per il fatto che a queste campagne di odio e cospirazione è permesso di continuare all’infinito solo perché noi bambini comunichiamo e parliamo di scienza. Dove sono gli adulti?”.
Con questo tweet la Thunberg ha messo a tacere l’editorialista Bolt che proprio alla studentessa aveva riservato dei veri e propri insulti.
I am indeed ”deeply disturbed” about the fact that these hate and conspiracy campaigns are allowed to go on and on and on just because we children communicate and act on the science. Where are the adults? pic.twitter.com/xDSlN0VgtZ
— Greta Thunberg (@GretaThunberg) August 1, 2019
Gli insulti alla giovane attivista
L’editorialista aveva attaccato Greta per la sua malattia (la giovane è affetta dalla sindrome di Asperger) ma anche puntato il dito contro le sue convinzioni ambientaliste. Non pago, il giornalista Andrew Bolt se l’era presa anche con i follower della ragazzina, accusandoli di essere membri di una setta e continuando ad insultare la scelta di Greta di partire per gli Usa in barca a vela: “Ha scelto uno yacht da regata”, aveva scritto, deridendola.
“Non ho mai visto una ragazza con tanti disturbi mentali trattata da tanti adulti come un guru”.
Le sue parole avevano scatenato anche le polemiche degli stessi colleghi giornalisti ma anche del popolo della rete che lo ha tacciato di evidente “bassezza”.