Le intercettazioni emerse della banda dello spray per la strage di Corinaldo sono agghiaccianti e terribili. Ecco cosa è emerso
Il quadro inquietante che si presenta per la strage di Corinaldo è peggiore di quanto immaginato. Le intercettazioni emerse non lasciano molto all’immaginazione.
L’arresto di sei giovani per omicidio preterintenzionale
Sono stati arrestati i sette componenti della banda dello spray che hanno compiuto quella terribile strage, per compiere i loro furti studiati nei minimi dettagli. Sei sono stati accusati di omicidio colposo mentre uno si trovava all’esterno in quel momento.
Emergono le intercettazioni agghiaccianti dei ragazzi – colpevoli di molti furti – definiti dal giudice:
“privi di ogni scrupolo morale, ad elevatissima pericolosità sociale”
Dopo soli tre mesi stavano già progettando un altro colpo, chiamando lo spray “Laura” e come se nulla fosse mai accaduto.
Le intercettazioni scioccanti della banda dello spray
Quello che si dicono tra loro colpisce e affonda, facendo capire di come queste persone non abbiano alcun senso di colpa o una vaga idea di cosa abbiano combinato quella notte.
Il 2 marzo sono in macchina 3 ragazzi appena usciti dalla Lanterna Azzurra, mentre si dirigevano in un’altra discoteca – dove li avevano già pinzati con il gas:
“porto il gas dentro…ti giuro li faccio sparire, oramai va di nuovo di moda il gas, già l’hanno dimenticato”
Di Puorto – il ragazzo presunto colpevole di aver spruzzato lo spray a Corinaldo – esorta:
“mai dimenticato!”
Mentre Morrone lo aiuta:
“spruzzo io, me lo rimetti in tasca…va spruzzato sugli occhi…uah se muore voglio vedere!”
La loro presenza dentro la discoteca emerge anche da alcune interccettazioni terribili di maggio tra Mormone e Di Puorto. Raccontando di quando abbandonando il luogo della strage, si imbattono in Sfera Ebbasta in Autogrill:
“se non era stato per i morti te lo giuro gli rubavo la collana”
Telefonate eccessive, dove si parla solo di furti e denaro paragonandoli ad adrenalina pura.