Smog e alte temperature aumentano le malattie cardiovascolari

Lo smog e le alte temperature dovute sempre più al riscaldamento globale aumentano le malattie cardiovascolari. Ecco cosa è emerso da uno studio recente.

inquinamento
Casi di infarti in aumento

Uno studio recente ha dimostrato come lo smog abbia effetti disastrosi sul nostro sistema cardiovascolare. Lo studio affonda le sue radici nell’area circostante a Milano ed è stato effettuato partendo da una collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università degli Studi di Milano, la Fondazione Ca’ Granda e Areu (Azienda regionale emergenza urgenza).

Valentina Bollati e Nicola Montano a capo della ricerca

A gestire questa ricerca sono stati Valentina Bollati e Nicola Montano. I due, assieme al loro gruppo di ricercatori, hanno constatato come l’innalzamento delle temperature repentino e il livello di smog siano strettamente collegati ai problemi cardiaci di molti individui.

Lo studio, condotto nell’area metropolitana del capoluogo lombardo, estesa alla provincia di Monza Brianza, ha mostrato addirittura un aumento del 15% dei casi di infarto a causa dell’eccessivo livello di inquinamento unito alle alte temperature.

Tra il 2016 e il 2017 gli arresti cardiaci registrati fuori da una struttura ospedaliera è aumentato con l’aumentare dell’inquinamento atmosferico. Lo studio è particolarmente attendibile anche per il grande numero di persone interessate nella zona, ovvero più di 4 milioni.

Le alte temperature e l’inquinamento: cosa fare per evitarle

Gli esperti suggeriscono anche delle piccole accortezze da adottare in caso di temperature “africane“. In caso una bella fetta di persone sia interessata a praticare sport nella zona vicino Milano, è consigliato fortemente di non andare ad allenarsi nelle zone “bollino rosso” e, quindi, di evitare le zone trafficate.

Sarebbe anche molto salutare allontanarsi, per una manciata di giorni, dalla città, recandosi in zone di montagna o di mare ed è consigliato in particolar modo per chi ha figli. Ultimo, ma non per importanza, anche le Asl dovrebbero mobilitarsi per ottenere un maggior numero di ambulanze, per dare più speranza di vita a chi viene colpito da patologie cardiovascolari e non solo.

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