L’apnea notturna è un vero e proprio problema, ma non tutti sanno di soffrirne. Vediamo insieme come riconoscerla e curarla
L’apnea notturna è un arresto della respirazione durante il sonno. Essa può essere di origine neurologica quando il respiro si ferma oppure ostruttiva dovuta ad un’ostruzione delle vie aeree superiori.
Che cosa sono le apnee notturne?
Questo disturbo rappresenta un’interruzione della respirazione, anche per alcuni secondi, essa può verificarsi sia a causa dell’ostruzione delle vie aree superiori che per la mancanza di stimoli nervosi alla muscolatura. Attualmente risulta essere ancora un problema sottovalutato e spesso non diagnosticato.
Uno studio della Bocconi stabilisce le conseguenze di questo disturbo, infatti il risultato della ricerca condotta dal centro di ricerca multidisciplinare CERGAS ha evidenziato quanto siano pericolose per cervello e cuore.
L’esame cardine è la polisonnografia che riesce a diagnosticare ed a differenziare le patologie apneiche più gravi da quelle molto più semplici. Essa consiste nella misurazione durante la notte di battito cardiaco, saturazione dell’ossigeno, flusso respiratorio e russamento, in alcuni casi vengono registrati anche la posizione del corpo e i movimenti dei muscoli.
Risulta essere necessario effettuare una diagnosi precoce soprattutto quando i disturbi del sonno sono accompagnati dal russore frequente e molto rumoroso. Il soggetto smette di fare rumore con pause del respiro e poi ricomincia con gemiti.
Da non sottovalutare la notevole stanchezza al mattino soprattutto durante il risveglio, cosi come eccessi di sonnolenza durante la giornata o durante la lettura di un libro.
Come si cura?
La terapia per curare il disturbo può essere medica e o chirurgica, ma essa va associata a un ottimo stile di vita, con alimentazione sana e attività sportiva.
Alcuni consigli pratici che non guastano mai: dimagrire, smettere di fumare e non assumere alcool e assumere una vita regolare migliorerà di gran lunga la salute.