I fatti di Bibbiano e le ombre sulla comunità LGBT: l’Arcigay di Piacenza “Non è giusto criminalizzare le coppie omosessuali”
Anche la comunità LGBT è stato travolto dai fatti di Bibbiano. Non è un caso se l’Arcigay Piacenza Lambda è stata costretta ad intervenire con una nota ufficiale per fare chiarezza su una situazione che avrebbe solo contribuito a gettare nuove ombre sulla comunità omosessuale, già ampiamente screditata e discriminata.
LGBT, primi passi in Emilia Romagna
Il riconoscimento dei diritti degli omosessuali ha portato ad una illusoria accettazione della comunità LGBTI in Italia. La strada da percorrere è ancora lunga ma piccoli passi continuano ad essere compiuti anche a livello regionale, come accaduto di recente in Emilia Romagna.
Nelle passate settimane, l’approvazione a Bologna della Legge per prevenire le discriminazioni contro la comunità LGBTI ha rappresentato la prima importantissima risposta ai sempre più crescenti episodi di intolleranza nei confronti delle persone dello stesso sesso.
Da pochi giorni c’è anche una Legge Regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Sebbene ciò abbia rappresentato un traguardo per la società civile, non sono mancate le polemiche. La destra locale ha presentato centinaia di emendamenti al testo definito, tentando in ogni modo di bloccare l’approvazione e facendo emergere gravi pregiudizi, spesso irrazionali contro un provvedimento che Arcigay Piacenza Lambda ha definito “di semplice buon senso”.
Bibbiano, ombre sulle coppie omosessuali
A far accrescere ulteriori ombre sul mondo LGBT e soprattutto sulle famiglie omogenitoriali sono stati poi i drammatici e recenti fatti di Bibbiano. Lo scandalo degli affidi illeciti ha fatto emergere molteplici responsabilità ed una certezza, ribadita anche da Arcigay Piacenza Lambda: “i colpevoli, anche se appartenenti al mondo LGBT” vanno “perseguiti”. “Il problema semmai è rappresentato dall’ossessione di molti per l’omosessualità di alcune famiglie affidatarie e funzionari comunali”, ha sottolineato l’associazione LGBTI locale, che torna a chiedersi “se il crimine sarebbe stato meno grave se avesse coinvolto solo coppie eterosessuali”.
E’ importante ribadire come i bambini ed i loro genitori abbiano la priorità assoluta. Arcigay in una nota inviata ai media locali ha però contestato la proposta della politica relativa alla “schedatura delle coppie omogenitoriali”, ribadendo le medesime capacità delle famiglie omosessuali ed eterosessuali di crescere un bambino sano.
Per l’Arcigay, chiunque sia coinvolto nei terribili fatti di Bibbiano dovrà essere assicurato alla giustizia ma, chiosa, “Questo non potrà mai, però, giustificare l’adozione di misure speciali criminalizzanti (come la schedatura) nei confronti di persone solo perché omosessuali; il sistema penale offre già tutti gli strumenti necessari per accertare le responsabilità delle persone”.