Il killer 21enne di El Paso non ha mostrato alcun segno di pentimento: ora rischia la condanna a morte. Il messaggio di Trump agli Usa dopo le stragi
Le stragi negli Usa dei giorni scorsi ore letteralmente gettato nello sconforto l’intera popolazione americana. Due i massacri, a distanza di poche ore l’uomo dall’altro, consumatisi rispettivamente a El Paso, in Texas e a Dayton, in Ohio, entrambe commesse da due giovani.
Stragi Usa: le vittime
Nella sparatoria in Ohio in cui ha perso la vita anche il killer 24enne, Connor Betts, freddato dalla polizia, si contano in tutto nove vittime e sedici feriti. Più alto il numero della strage in Texas, dove il bilancio dei morti si è drammaticamente aggravato.
“Siamo dispiaciuti nel riferire che il numero di vittime è aumentato. Un’altra persona è morta questa mattina presto in ospedale”.
E’ quanto riferito su Twitter dal dipartimento di polizia della città di El Paso. Coloro che hanno perso la vita nella sparatoria di sabato mattina sono in tutto 21.
Killer Texas rischia pena di morte
Patrick Crusius, il 21enne presunto killer di El Paso, è stato interrogato nella giornata odierna ma non avrebbe mostrato alcun segno di pentimento per l’uccisione di oltre venti persone, in gran parte cittadini messicani e di origine ispanica. Ora il giovane rischia la pena di morte.
Dopo le stragi negli Usa, il rischio di nuove minacce di attentati resta altissimo. Per questa ragione il direttore dell’Fbi, Chris Wray, ha ordinato una vasta operazione su tutto il territorio al fine di sventare possibili emulazioni.
Il discorso di Donald Trump
Dopo le minacce di azioni legali contro gli Usa sollevate dal Messico, ad intervenire sulle stragi di El Paso e Dayton è stato anche il presidente Donald Trump. Il tycoon americano ha parlato di “crimine contro l’umanità”.
“Il razzismo e il suprematismo sono ideologie che non devono avere posto in America e devono essere sconfitte”,
ha proseguito nel suo discorso alla Nazione, promettendo un’azione urgente e annunciando di aver ordinato al dipartimento di giustizia la messa a punto di una legislazione che preveda la pena di morte per crimini d’odio e stragi di massa.