La terribile scoperta di un cadavere avvolto in sacco a pelo e ora la sua identificazione, che porta ad una verità sconvolgente. Ecco i dettagli
Il cadavere avvolto in un sacco a pelo ora ha nome e cognome e tutto si sta trasformando in un vero e proprio giallo.
La scoperta della donna deceduta
Era in un fosso lungo la vecchia Aurelia di Piombino, dove alcune persone hanno avuto un incidente. Nel momento in cui i funzioari stavano pulendo le strade da resti e vetri, si sono resi conto di questa presenza – alquanto particolare.
Una donna non giovane, in avanzato stato di decomposizione e senza alcun apparente segno di violenza. Tutto ciò ha portato gli inquirenti a definire che la donna fosse stata messa in quel posto proprio per non essere trovata, essendo oramai una strada poco battuta.
Ma l‘identificazione ha portato ad un’altra verità.
L’identificazione e l’amara verità
Il corpo ritrovato è di Simonetta Gaggioli, una donna di settantadue anni scomparsa una settimana prima del ritrovamento – come da denuncia del figlio.
Una ex funzionaria della Regione Toscana con un passato in polica, si era trasferita nella casa del figlio con la nuora e i suoi amati tre nipotini.
L’identificazione è stata possibile grazie all’esame del Dna e ad alcuni oggetti che la donna aveva addosso, come l’orologio dalla quale non si separava mai. Gli inquirenti hanno sequestrato la sua auto e cercano di ricostruire gli ultimi movimenti della Gaggioli, anche perché il corpo non presenterabbe alcun colpo o altro che potesse far pensare ad una violenza.
Si segue la pista di reato e sull’occultamento di cadavere da parte dei terze persone – ignote.