Metodo Montessori, come educare i bambini alla felicità e armonia

Il metodo Montessori è uno dei più famosi al mondo, dove i bambini si educano alla felicità. Vediamo insieme la sue caratteristiche

La grande pedagogista italiana Maria Montessori

Il metodo sviluppato da Maria Montessori è un sistema educativo conosciuto in ogni parte del mondo e praticato in quasi tutte le scuole del mondo.

Bambini felici anche a scuola

Il Metodo Montessori rivoluzionò totalmente la concezione d’istruzione ed educazione del bambino.

Maria Montessori chiamò gli anni magici di cui quasi non abbiamo memoria ma che sono decisivi, per lo sviluppo successivo:

“mente assorbente”

Per rispondere a questa scoperta creò un metodo, un ambiente, dei materiali capaci di aiutare lo sviluppo del bambino.

Questo metodo accompagna la normale esplorazione del bambino, aiutandolo a scoprire il mondo in tutti i suoi aspetti: dalle capacità logiche-matematiche-fisiche a quelle artistiche-creative-umane.

Grazie al suo lavoro nacque un vero e proprio movimento montessoriano che si diffuse in gran parte d’Europa ma anche a livello internazionale.

La nascita delle “Case dei Bambini”

La grande pedagogista fondò la sua prima Casa dei bambini a Roma nel 1906. Tutte le attività proposte ai bambini li conducono per mano alla scoperta di ciò che li circonda, scoperta guidata.

Ciò permette ai bambini di maturare la fiducia nelle proprie capacità aiutandoli a sviluppare sé stessi in autonomia.

All’interno delle Case dei Bambini ritroviamo un ambiente a misura di bambino dall’arredamento ai giochi. Selezionato con cura in base a ciò che è in grado di stimolarli ed incuriosirli proposto con amore e rispetto ai bimbi.

Nacquero così Case dei Bambini in Spagna, Olanda, Inghilterra e America.

Il ruolo ed il lavoro del maestro cambiò completamente, si distacco dai metodi tradizionali di insegnamento.

Il maestro deve diventare un osservatore attivo del comportamento del bambino. Le sue lezioni devono essere brevisemplici e obiettive, dovrà spiegare con parole molto semplici e lasciare poi il bambino libero d’agire.

Disturbare l’operato del bambino significherà ostacolarlo, intaccando la sua dignità e libertà di riuscire da solo, eliminando la possibilità di auto-correggersi.

L’intervento del maestro sarà secondario quando andrà a verificare il lavoro svolto.

Il metodo Montessori

Quando ideò il metodo montessoriano, l’educazione infantile era molto rigida e diversa da quella odierna. I bambini erano costretti in banchi dai quali non potevano muoversi e l’insegnamento era impartito in modo forzatamente nozionistico.

Le sue idee oggi sono molto diffuse quali ad esempio l’arredamento di dimensioni adeguate al bambino, sono entrate nell’educazione di tutte le scuole dell’infanzia.

Il suo metodo è adottato in migliaia di scuole materne, primarie, secondarie e superiori in tutto il mondo, mentre certi altri stili e metodi educativi, risultano tipici ed esclusivamente di questo metodo ne è un esempio il divieto di dare voti al bambino o giudicarlo.

Il suo metodo si basa fondamentalmente su due principi fondamentali: la centralità del bambino nell’apprendimento e il concetto di libertà.

La libertà favorisce la creatività del bambino che è già presente nella sua natura e la stessa deve poi emergere la disciplina, partendo dall’importanza di un ambiente ordinato che favorirebbe l’apprendimento. Inoltre si pensa alla abolizione di premi e punizioni –  in quanto l’insegnamento stesso e la capacità di imparare da soli vengono considerati come la vera ricompensa.

Il metodo Montessori oggi

Tuttavia se guardiamo ciò che rimane del metodo educativo che porta il suo nome in questa società sempre più complessa e veloce e ben poco.

Siamo ormai abituati nella maggioranza dei casi ad un’educazione che spinge i bambini ad imparare tutto e subito, soprattutto se si considera che ci troviamo nell’epoca dei cosiddetti nativi digitali, cioè di chi è nato e cresciuto in corrispondenza con la diffusione delle nuove tecnologie informatiche.

Si è perso la gran parte di quelle che sono le attività manuali che una volta erano così diffuse all‘interno delle scuole, attività che che stimolavano la fantasia.

Al centro dell’intervento educativo non vi è più la centralità del bambino nell’apprendimento e la libertà dello stesso, bensì nella stragrande maggioranza dei casi vengono messe le materie di apprendimento e la presunta libertà di cui godrebbero si riduce al potersi comportare liberamente privi di ogni regola.

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