Ci sono 251 persone a bordo della Ocean Viking che ora chiedono un porto dove approdare ed essere aiutati. Ma la situazione si sta facendo difficile
Una situazione nettamente difficile quella della Ocean Viking con a bordo un numero notevole di migranti, salvati in tre step differenti.
Il salvataggio della Ong
In tre giorni la Ong ha portato avanti tre missioni, con salvataggio di migranti al largo delle coste libiche che gli ha fatto raggiungere quota di 251 persone a bordo.
Nella giornata di ieri sono stati salvati 80 profughi confermato da SoS Mediterranee e Msf, in quanto sopra un gommone che non poteva navigare. In tre giorni le missioni di salvataggio si sono accavallate l’una sull’altra e hanno portato a questo risultato allarmante.
Sino a ieri mattina a bordo c’erano solo 160 persone, poi aggiunte in quanto una terza chiamata ha fatto in modo che intervenissero per salvare le persone sul gommone.
Una situazione al limite, considerando anche quella della Open Arms, da 12 giorni ferma al largo di Lampedusa – con una situazione a bordo instabile.
Il divieto di intrata in Italia
Intanto è stato firmato il divieto di entrata nelle acque territoriali italiane, al fine che la nave non si avvicini. E’ stata anche inviata una nota all’ambasciata della Norvegia dove il ministero degli Esteri italiano ha sottolineato:
“di non aver assunto alcun coordinamento delle operazioni di soccorso”
Essendo il recupero avvenuto molto al di fuori della zona di responsabilità italiana:
“per questo motivo non può essere attribuita alle autorità italiane l’individuazione dei porti di sbarco”
Mettendo nero su bianco che vedere l’Italia come unico porto sicuro sia del tutto fuori da ogni contesto.