Arriva August Blues, non è una band musicale ma una sindrome che colpisce tutti quanti. Ma di cosa stiamo parlando?
August Blues descrive un fenomeno a rapida diffusione nella stagione estiva, accompagnato da un senso di agitazione e tristezza simile a quello della domenica sera alla fine del weekend.
Che cos’è l’August Blues
Questa sindrome estiva è stata ribattezzata August Blues dallo psichiatra Stephen Ferrando, direttore di psichiatria al Westchester Medical Center.
Essa risulta essere molto simile al noto Blue Monday, il lunedì più triste dell’anno.
Questa particolare forma di disordine affettivo viene paragonato al Blue Monday perchè procura la stessa sensazione di disagio e angoscia che si prova al termine del fine settimana, quando si deve affrontare il nuovo lunedì.
Accade così che lo stato di agitazione interiore della routine giornaliera ci accompagna anche in vacanza.
Si spera che il riposo estivo, il taglio dalla routine quotidiana ci aiuti a superare le preoccupazioni e a staccare la spina dai pensieri che affollano la nostra mente.
Lo scopo è quello di garantirci un sano benessere per ricaricarci di energia in vista dei mesi invernali. Ma spesso il vigoroso relax è intaccato dalla forte inquietudine, ritrovandoci di fronte alla manifestazione della sindrome estiva.
Lo stesso stato di inquietudine e insoddisfazione tipico della domenica sera, quando già ci sentiamo innervositi all’idea del lavoro del lunedì. La nostra mente è proiettata verso il duro lavoro e questo causa agitazione e timore.
La stagione estiva risulta essere la peggiore per chi soffre di stati ansiosi. Le ragioni sono varie e nascono dallo scarso adattamento al nuovo status quo.
La rottura degli schemi giornalieri, dall’organizzazione delle vacanze alla pianificazione dei progetti al budget extra, induce l’organismo a uno stato di abbattimento e apatia.
Anche il semplice allontanamento dai comportamenti abituali, uscite frequenti e abiti leggeri e free che richiamano lo sguardo degli altri ma soprattutto il giudizio dell’altro.
Tutto questo risulta essere motivo di apprensione generata e creata dall’abbandono del luogo sicuro e dello stile ripetitivo. La vacanza rappresenta il nuovo, il diverso e non sempre riusciamo ad adeguarci.
Vengono a mancare i punti fermi e mutano i ritmi consueti, aumentando, accrescendo il senso di insicurezza.
Come liberarsi dalla sindrome estiva
La bella stagione porta un’oasi di novità, tutti felici, sorridenti, con la pelle abbronzata e coperti solo da abiti leggeri e colorati.
Le giornate si allungano e si colorano di fiori, luce e di animali. Eppure nonostante il sole, il mare, le vacanze in corso, moltissime persone, con il passare dei giorni avvertono un’angoscia crescente che in alcuni casi può persino trasformarsi in depressione.
I ritmi diventano frenetici, si ritrova il ristoro nelle tarde ore del mattino successivo, quando il calore della giornata va via e fa spazio al fresco dell’alba del nuovo giorno.
Il sonno viene interrotto ben presto, dai rumori che accompagnano il nuovo giorno e dai ritmi frenetici degli abitanti del luogo. Tutto ciò, per gli ansiosi, non risulta essere vacanza, ma una tortura e si ripiega negativamente sulla quantità e sulla qualità del sonno.
Il sentirsi meno riposati aumenta il disagio e rende più suscettibili e reattivi. In questi casi è essenziale valutare con attenzione la scelta della destinazione.
Una località troppo isolata o un viaggio molto avventuroso potrebbero non essere una buona scelta.
Il migliore antidoto contro il cattivo umore è la luce solare, la sua luce e i suoi raggi sono veicolo di energia e di positività, un vero toccasana per avvilimento e pessimismo.
Impariamo a respirare, approfittiamo delle belle giornate per fare delle lunghe passeggiate nella natura. Pratichiamo sport e movimento per liberare endorfine, amiche preziose del buon umore solo così il nostro stato d’animo gioverà.