Continua la crisi di Governo e ora Di Maio sfida Salvini chiedendo di ritirare la mozione di sfiducia quanto prima. Vediamo gli ultimi aggiornamenti
Una crisi di Governo in piena regola e una sfida dei due vicepremier su come andare avanti in questi giorni.
Il taglio dei Parlamentari
E’ stata confermata la data della presenza del Premier Giuseppe Conte per il 20 agosto in Aula di Senato, per riferire tutto su questa spaccatura che si è andata a creare.
Palazzo Madama ha quindi bocciato la proposta del centro destra avvallando quella dell’altro schieramento, i merito al voto immediato sulla mozione di sfiducia.
Salvini sfida Di Maio aprendo il suo discorso con il taglio dei Parlamentari:
“votiamolo, poi subito alle urne”
Una riforma che ridurrebbe il tutto di 345 eletti con la richiesta che vengano rivisti e sforbiciati anche gli stipendi. Di Maio non preclude il fatto di andare alle urne in Ottobre ma rispetta le decisioni del Quirinale.
Gli ex alleati della Lega nutrono ora forti sospetti e mantengono le distanze chiedendo venga ritirata la mozione:
“i veri amici sono sempre leali”
Votazioni e fattibilità
L’annuncio di Matteo Salvini ha destato quindi alcuni sospetti e numerosi dubbi. Il tutto gira sul fatto che sembra non essere possibile procedere con la votazione di tipologia costituzionale mentre è in atto la crisi.
Il vice premier della Lega assicura:
“l’articolo 4 della legge costituzionale dice che entra in vigore nella legislatura successiva”
Il passo successivo di Salvini è il non ritirare la delegazione al Governo:
“perché mai dovrei”
Intervento interrotto, soprattutto dagli esponenti del Pd.