Facebook è nuovamente nella bufera, questa volta per i messaggi audio che vengono raccolti e successivamente trascritti. Dobbiamo preoccuparci?
Nuovo scandalo per Facebook, accusata di prendere i messaggi vocali e di trascriverli conservando tutti i dati e le conversazioni.
La denuncia di Bloomberg contro il colosso americano
L’agenzia Bloomberg ha lanciato una notizia lasciando scioccati tutti quanti. Secondo quanto trapelato il colosso americano avrebbe raccolto audio messaggi di tutti gli utenti per poi trascrivere i dati e conservarli.
Un’accusa molto grande e che si accumula alle altre già ricevute in un recente passato.
L’agenzia cita fonti anonime e i vertici del social più famoso dichiarano di aver raccolto solo gli audio di chi ha optato per la trascrizione di queste chat – avendo quindi dato un consenso al trattamento.
Ci sono degli osservatori che fanno emergere una postilla mancante proprio sulla uso dei dati privati, infatti sulla Policy non si parla assolutamente della raccolta dati audio e trascrizione degli stessi.
Ma questa non sembra essere una novità, infatti l’agenzia aveva già svelato in passato la stessa procedura fatta da due giganti come Amazon e Apple per le voci di Alexa e Siri che non erano altro che voci di persone “catturate”.
La loro giustificazione si era basata su un controllo dei due dispositivi, al fine di dare un servizio migliore ai propri utenti.
Un’altra accusa, vista la recente che il CEO ha dovuto patteggiare con le autorità federali con una multa di 5 miliardi di dollari, proprio per un utilizzo non corretto delle informazioni personali degli utenti.