Per i due ragazzi travolti e uccisi in scooter il Pm si scaglia duramente contro il Gip urlando all’omicidio volontario. Ecco cosa è accaduto
Due sono i ragazzi travolti e uccisi in scooter, mentre tornavano a casa ma il conducente si reputa innocente e il pm si scaglia contro la decisione del giudice.
L’incidente mortale di Luca e Matteo
Luca Carissimi e Matteo Ferrari erano due amici inseparabili che sono stati travolti da un’auto, mentre tornavano a casa da una notte in discoteca.
Secondo la prima ricostruzione i due sono stati schiacciati contro il guardrail dove uno dei ragazzi è morto sul colpo, mentre l’altro ha lottato tra la vita e la morte per alcuni giorni sino poi a raggiungere il suo amico.
In tutto questo l’autore di tale incidente è Matteo Scarpin, scappato dopo l’incidente lasciando i due ragazzi sull’asfalto e presentandosi alla Questura poche ore dopo per confessare il suo gesto in toto.
Il Gip Vito De Vita ha declassato il caso da omicidio volontario a omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso.
Il Pm contro la decisione del Giudice per Matteo Scarpin
L’Eco di Bergamo racconta che il Pm Raffaella Latorraca ha presentato l’appello al Riesame, per la convinzione che questo gesto sia stato fatto in maniera dolosa ovvero che Scarpin abbia urtato i ragazzi in maniera del tuttoto volontaria – proprio per una vendetta in merito al battibecco avuto presso la discoteca.
Un mistero ancora da chiarire è su chi abbia rotto il lunotto posteriore dell’auto di Scarpin, andato completamente in frantumi quando l’auto era ferma ad un semaforo.
Due testimoni hanno raccontato agli inquirenti di aver visto due ragazzi in moto, avvicinarsi all’auto e aver visto lanciare una bottiglia proprio contro l’auto. Tesi non confermata da altri due amici che erano dietro lo scooter delle vittime.
Ci sono quindi molti dubbi da sciogliere e verificare.