Thanatos o pulsione di morte, il padre della psicanalisi Sigmund Freud ci illumina. Scopriamo cos’è?
Thanatos e Eros sono le pulsioni dotate di una forza che ci spinge all’azione e danno origine a qualunque attività mentale. Il loro scopo è quello di soddisfare l’eccitazione e dunque tendono qualunque oggetto che le gratifica.
Dalla psicanalisi a Eros e Thanatos
Il primo ad occuparsi di pulsioni fu il padre della psicanalisi Sigmund Freud, che nel 1920 scrisse il saggio Al di là del principio di piacere. I temi centrali furono Eros e Thanatos, ovvero rispettivamente la pulsione di vita e di morte.
Egli ritiene che in ogni uomo operino essenzialmente questi due tipi di istinti. L’Eros comprende la libido e l’impulso di autoconservazione, mentre Thanatos le tendenze di auto ed etero distruttive.
Il medico austriaco parte dalla considerazione che ogni uomo desidera la felicità, ma i limiti imposti dalla natura e dalla società spesso gli impediscono di raggiungere la meta.
Così definì lo stimolo di morte quella tendenza a tornare a uno stato inorganico.
Che cosa è la pulsione di morte
Nella società attuale ognuno di noi è messo a dura prova durante l’arco della vita, non mancano di certo momenti profondamente drammatici, ricchi di sensazioni negative e di un gran senso di vuoto.
Proprio nei momenti bui della vita l’istinto di morte assume una forza maggiore e possiamo imparare qualcosa, avendo l’opportunità di allenare la resilienza, la forza che ci permette di affrontare le avversità.
La vita dell’uomo è un eterna lotta tra il principio del piacere, godere di tutto e il principio di realtà.
Combinati insieme i due principi ci dicono che quando il godimento ci soddisfa desideriamo vivere, mentre quando la sofferenza prevale desideriamo morire.
L’impostazione psicanalitica ci aiuterebbe a capire le forme che la morte prende nell’attualità. Basti pensare alla volontà di morire che si realizza nei sempre più frequenti attentati suicidi del nostro vicinissimo oriente.
Potremmo affermare che cala la speranza di poter godere delle soddisfazioni dei propri bisogni a causa dell’oppressione che oscura gli orizzonti di tanti giovani palestinesi e la pulsione di morte prevale e si fonda con il suicidio.
Per cui alla base del suicidio ci sarebbe una pulsione di morte tendente al nirvana.
Il dualismo delle due pulsioni
Thanatos è un impulso inconscio che induce al riposo assoluto ovvero al disfacimento.
Essa spinge verso l’autodistruzione e l’annullamento il suo opposto ovvero la pulsione di vita guida l’individuo verso la costruzione di sè e al miglioramento.
Le due pulsioni per quanto opposte si tengono per mano e camminano a braccetto, sono l’una complementare all’altra.
Sono sempre presenti, danno forma a una dialettica di lotta e a un equilibrio il cui risultato è la stessa vita, l’autoconservazione.
Per quanto Thanatos sia una forza motrice rivolta alla dissoluzione non è sempre presente e negativa. Essa è in relazione con altri principi, come il principio di realtà che ci aiuta a mediare e il principio di piacere che agisce cercando la gratificazione.
Ed è per questo motivo che Thanatos distrugge e ripara. Esso è essenziale alla sopravvivenza in quanto agisce in sinergia con la pulsione di vita, senza separarsene.
Secondo Freud la pulsione di morte è alla base dei comportamenti autodistruttivi tipici di vari disturbi psichici.
Questo spiegherebbe le azioni aggressive contro se stessi, autolesionismo, e o contro le altre persone, ovvero la tendenza umana verso l’aggressività e la distruzione.
In questo modo si esprime la pro attività di ogni essere vivente a ritornare al suo stato inorganico e originario, secondo la concezione dualistica della dialettica pulsionale umana.
L’interazione tra queste due forze opposte, vita e morte, produce i cambiamenti che caratterizzano la vita umana.