La piccola star thailandese Mariam è morta. La piccola di dugongo era nota nel web per abbracciare i soccorritori. L’animale viveva nel Parco Marino della Provincia di Trang in Thailandia e la sua morte è stata causata da un’infezione che è stata aggravata dai rifiuti di plastica che aveva ingerito.
Mariam, la cucciola di dugongo era stata salvata nei mesi scorsi ed era solita abbracciare i suoi soccorritori. Gli scatti che ritraevano queste tenerezze, erano diventati virali nei social network. Il nome dugongo in lingua thai significa signora del mare ed è un creatura dall’aspetto paffuto in via d’estinzione. Nel bioparco, gli esemplari erano 250.
La morte della piccola dugongo:
La cucciola è morta venerdì sera. Era stata trovata a maggio con molte ferite sul corpo, tagli e abrasioni sulla schiena. Si tratta di un mammifero marino, simile ad un lamantino ed era stata soccorsa sulla spiaggia di Krabi, in Thailandia. A causarne la morte è un’infezione che si era aggravata a causa di molti rifiuti di plastica che erano stati trovati nel suo stomaco.
Chaiyapruk Werawong, capo del Parco Marino della Provincia di Trang ha detto “Mariam è morta poco dopo mezzanotte a causa delle lesioni interne e i nostri sforzi per salvarla sono falliti” Su facebook è intervenuta invece una veterinaria che aveva in cura la piccola Mariam. La dottoressa Nantarika Chansue ha scritto ”Mariam ha ceduto a un’infezione sanguigna nello stomaco. Abbiamo trovato residui di plastica nell’intestino”. Questi residui che hanno causato un’occlusione intestinale, sono stati rilevati con l’autopsia. Il lutto su Facebook
L’annuncio su Facebook e la lotta alla plastica:
Dopo l’annuncio della morte della piccolo di dugongo, migliaia di utenti hanno espresso il loro cordoglio ma anche la loro rabbia verso l’inquinamento. L’Asia, infatti è tra i più grandi inquinatori del mare e produttori di plastica. Secondo un rapporto del 2017 dell’Ong Ocean Conservancy, Cina, Indonesia, Filippine, Vietnam e Thailandia sono responsabili di oltre la metà degli otto milioni di tonnellate di plastica che viene gettata ogni anno negli oceani.