L’aumento dell’IVA è un pericolo concreto, anche a causa della crisi di governo. Una possibile soluzione, deriva da riforme strutturali che riguardano l’ambiente.
Le soluzioni proposte per impedire l’incremento dell’IVA sono tantissime, ma sicuramente una delle più interessanti che porterà a benefici a lungo termine è quella d’intervenire con una riforma fiscale ecologica.
Una complessa riforma:
Un intervento di questo genere porterebbe i suoi frutti anche nel breve termine. Come prima cosa, si recupererebbero somme ingenti, che impediranno l’incremento dell’IVA, oltre a portare moltissimi benefici. Si potrebbero ridurre le tasse che pesano sul lavoro o il cuneo fiscale. Sicuramente è un progetto che potremo definire molto ambizioso, ma decisamente interessante per dare rinnovamento alla nostra economia boccheggiante. Non si tratta di un progetto nuovo, proviene infatti da una proposta di qualche anno fa dall’Agenzia europea dell’ambiente (Eea).
Riforma complessa, ma necessaria:
Si dovrebbero introdurre di nuove imposte, tasse ambientali e l’eliminazione di sostegni a ciò che non è più eco – sostenibile. Si tratta di proposte portate avanti anche dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Si vuole tagliare gli incentivi antiecologici come quello previsto sul gasolio, portando le accise al pari di quelle sulla benzina.
Si tratta di riforme che non saranno indolori, soprattutto per alcune categorie ma sono assolutamente necessarie. In questo modo, non solo s’impedirà d’incrementare l’IVA, ma si potranno finanziare anche altri sostegni e provvedimenti. Con una riforma fiscale ecologica, si stima che si possano ottenere circa 25 miliardi di euro.
Molti sono i provvedimenti studiati all’interno di questa riforma, come ad esempio l’aumento delle tasse sulle risorse naturali, sulle emissioni prodotte. Il ricavato andrebbe ad impedire l’aumento dell’IVA, alla riduzione del cuneo fiscale oltre a finanziare gli investimenti pubblici nella green economy. Si ridurrebbero inoltre le abitudini inquinanti, dato che le tasse avranno un effetto disincentivante. Si potrebbe anche rimodulare l’IVA stessa, aumentandola per quei beni e servizi con impatto ecologico.
Si tratta senza dubbio di una riforma molto ambiziosa, che porterebbe molti vantaggi anche nel breve termine. Ovviamente quelli maggiori, si vedrebbero sul lungo periodo, per questo occorre un’ampia visione per attuarla.