L’energia oscura, assieme alla materia oscura, costituisce l’80% della materia dell’Universo a noi sconosciuta.
Sappiamo ben poco del nostro Universo: conosciamo forse il 20% della materia che compone il nostro cosmo, che denominiamo comunemente “materia ordinaria“. L’altro 80% è composto dalla materia oscura, che si suppone sia quella “parte” di materia che componga lo strato più profondo del nostro Universo.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Physical Review Letters
Di recente è stato condotto uno studio, pubblicato proprio nel mese di Agosto 2019 sulla rivista Physical Review Letters, che non ha trovato nulla circa l’energia oscura ( che agisce sulla materia oscura ), ma, a dirla tutta, è stata utile a restringere il campo di ricerca per i futuri studi.
L’esperimento dell’Imperial College di Londra
Da questo studio, comunque sia, è stata ricavata una “definizione“, per quanto molto eterea, dell’energia oscura: si tratterebbe, stando ai risultati, di forza aggiuntiva, una “quinta” forza.
Gli scienziati dell‘Imperial College di Londra hanno preso a modello una componente che prevede una forza mancante, che è totalmente contraria e inversa alla forza di gravità. Lo studio ha dimostrato la sua potenza sulle particelle nel vuoto, al punto di non risultare quasi per nulla riscontrabile con la materia ordinaria.
“Questo esperimento, che collega la fisica atomica e la cosmologia, ci ha permesso di escludere un’ampia classe di modelli che sono stati proposti per spiegare la natura dell’energia oscura”
Queste le parole dell’esperto in materia Ed Copeland, uno scienziato dell’Università di Nottingham che ha parlato dell’esperimento in un comunicato stampa recente:
“e ci permetterà di escludere molti altri modelli di energia oscura”.
Insomma, pare ancora che siamo lontani dalla risoluzione del “problema“ energia oscura e che ci vorranno molti più studi approfonditi anche sulla materia oscura per comprendere la forza che ne muove le fila.
