Le multinazionali hanno deciso di optare per una svolta etica nel trattamento dei lavoratori e dell’ambiente. Quest’impegno è stato firmato da 200 CEO americani, tra i quali fanno capolino Jp Morgan e Amazon, che forse rinunceranno al motto “prima gli azionisti”.
Pare che il profitto ora non sia più la missione delle multinazionali, che hanno deciso di dare una svolta etica alle loro attività. Accanto alla ricerca di profitto, ora si è deciso di pensare all’ambiente e al benessere dei dipendenti. Questo nuovo orientamento è nato dalla Business Roundtable, formato da amministratori delegati delle principali aziende americane come Jp Morgan, Amazon, BlackRock e General Motors.
La svolta etica, non solo profitti:
Ora gli azionisti non vanno considerati come i destinatari più importanti, devono essere visti alla pari dei lavoratori, dei clienti, dei fornitori e delle comunità in cui si opera. Per questo motivo, le varie aziende devono quindi iniziare a proteggere l’ambiente, trattando i dipendenti meglio e soprattutto con dignità e rispetto. Si deve abbandonare quindi il capitalismo sfrenato, che non ha riguardo per nessuno.
Il documento del Business Roundtable:
Nel documento che è nato dal Business Roundtable,vede 200 CEO ed altrettante società americane, accettare questa svolta etica. Il valore di un’azienda d’ora in poi, si dovrà valutare sul lungo periodo, senza curarsi esclusivamente dei dividendi. Ovviamente una ricerca di profitto deve sempre esserci, ma non dimenticandosi dell’impatto sull’ambiente e sulle comunità locali che ogni azienda ha, avendo corretti rapporti con i fornitori,rispettando i consumatori e offrendo condizioni dignitose ai propri dipendenti. Nel documento possiamo leggere “La società devono proteggere l’ambiente e trattare i dipendenti con dignità e rispetto”.
Secondo il Financial Times questa svolta etica è una semplice risposta ai nuovi movimenti populisti e sovranisti. Secondo queste nuove tendenze, sarebbe colpa dei governi l’infinito potere che queste società, hanno acquisito uno strapotere a discapito dei lavoratori e dell’ambiente.