Il Carabiniere suicida a Vobarno ha fermato il cuore di tutti e ora emergono alcuni dettagli. Vediamo insieme gli aggiornamenti
Brutta vicenda quella del Carabiniere suicida a Vobarno a soli 23 anni, con una dinamica ancora da comprendere. Ora emergono dei dettagli che potrebbero far luce sulla vicenda.
La decisione dei genitori
Era il 16 agosto quando questo ragazzo di soli 23 anni ha deciso di togliersi la vita, con la sua pistola d’ordinanza all’interno di una delle stanze della Carserma.
Un ragazzo tranquillo appena arrivato nella provincia di Brescia per iniziare il suo nuovo lavoro, tra i colleghi che non hanno trovato nulla di strano nel suo comportamento.
I genitori hanno deciso di salvare altre vite grazie a loro figlio, donando gli organi e cercando di celebrare così tutto quello che per loro è stato sino a quel momento.
I dettagli sul folle gesto del ragazzo
Secondo quanto emerso in questi giorni, il ragazzo però sembrava presentare alcuni disagi sul lavoro. Come si evince dal Giornale di Brescia sembra che il militare non si sentisse all’altezza degli incarichi a lui assegnati. Non solo, alcuni richiami dei suoi superiori l’avrebbero reso insicuro tanto da decidere di non continuare più la sua vita.
Il cellulare è stato danneggiato completamente, facendo ipotizzare che lo stesso contenesse dei dati molto importanti che potrebbero portare alle cause del gesto estremo.
E’ stato trovato dai suoi colleghi, per terra in una pozza di sangue. Immediati i soccorsi che però non hanno potuto fare altro che confermare l’ora del decesso e la modalità.
La Procura ha aperto una indagine al fine di ricostruire tutti i suoi passi, sino al tragico gesto.